A guidare la classifica del Gruppo 3 di Prima Lega Classic, dopo un girone d’andata ai limiti della perfezione (11 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte), c’è il Kreuzlingen. Il culmine di un percorso iniziato diversi anni fa e che oggi, alla terza stagione nel quarto livello del calcio svizzero, sembra più maturo che mai. Pazienza, umiltà, ambizione: sono questi i capisaldi del progetto della società biancoverde. Il primo anno in categoria è stato chiuso all’ottavo posto, l’anno passato sul gradino più basso del podio e quest’anno i rappresentanti del cantone attraversato dal fiume Thur guardano tutti dall’alto verso il basso.
Tanto di questo percorso è firmato da Kuersat Ortancioglu, da otto anni direttore sportivo e oggi anche allenatore del FC Kreuzlingen. Lo abbiamo così raggiunto per una chiacchierata sulle aspettative, le ambizioni e un punto di vista sulla situazione di Taverne, Collina d’Oro e Mendrisio.
Siete primi in classifica: ve lo aspettavate a inizio stagione? Qual è stata la vostra forza?
“Ad essere onesti, dopo il terzo posto della passata annata, il nostro obiettivo era semplicemente riconfermarci al top della categoria. Non ci aspettavamo però di trovarci così in alto all’inizio del girone di ritorno. Questo rende ancora più bello il fatto di essere lì in testa, davanti a squadre sulla carta più attrezzate di noi”.
Fai parte di questo club da diversi anni: cosa c’è alla base di questo percorso di crescita?
“Sono allenatore e direttore sportivo da ormai otto stagioni e in questo periodo abbiamo vissuto tanti alti e tanti bassi: credo che la cosa più importante all’interno di un percorso sia rispettare i piani anche quando le cose non stanno andando bene, e noi lo abbiamo fatto. Dopo essere stati promossi in Prima Lega, ci è parso subito chiaro che sarebbe stata una sfida difficile. Siamo stati bravi ad approcciarla nel modo giusto e, dopo essere rimasti fiduciosi, abbiamo fatto il salto di qualità nella seconda stagione. Si dice che il secondo anno è anche più difficile del primo, e io sono d’accordo. Oggi, al terzo anno, abbiamo sicuramente acquisito fiducia ma tengo a sottolineare che la seconda parte di stagione, nonostante il vantaggio di otto punti sulle inseguitrici, non sarà affatto facile”.
Nel vostro Gruppo competono anche tre formazioni ticinesi: il Taverne ha colpito, il Mendrisio un po’ deluso. Qual è il tuo punto di vista su di loro e sul Collina d’Oro?
“Quello che sta facendo il Taverne è sensazionale. Dopo aver giocato contro di loro, ho subito capito che quest’anno avevano una squadra molto forte e che avrebbero potuto giocarsi delle posizioni importanti in campionato. Immagino che per l’allenatore non deve essere stato facile ricostruire una squadra in così poco tempo dopo tutte le partenze di quest’estate. Al contrario, invece, non riesco a spiegarmi come il Mendrisio possa essere così in basso, hanno una rosa veramente importante. Purtroppo, però, nel calcio è così: quando ti entra un tarlo in testa, è difficile togliertelo. Ad ogni modo penso che non retrocederanno, sono troppo forti. Il Collina d’Oro è molto disciplinato tatticamente e ha un’ottima fase difensiva. E’ vero, nel girone d’andata li abbiamo battuti ma devo ammettere che in quella occasione la fortuna è stata dalla nostra parte…”.