Berna è viva già dalle prime ore del mattino. C’è chi non ha chiuso occhio, chi invece si è lasciato cullare dai sogni ed è pronto per una giornata, comunque vada, storica. Alla stazione della capitale il via vai di persone oggi è più intenso del solito. I treni in arrivo da Lugano e Ginevra accompagnano lo scandire del tempo. Berna è vestita a tema: un po’ di bianconero e un po’ granata. I colori della finale di Coppa Svizzera, la terza consecutiva per il Lugano di Mattia Croci-Torti. L’anno scorso la finale non ha regalato l’esito del 2022. Ha comunque vinto l’orgoglio di esserci, di averci provato. Ma qualche scoria è rimasta: nella testa e nella pancia del “Crus” e dei suoi ragazzi. Al Wankdorf di Berna, il Lugano ha assaggiato le due facce della stessa medaglia. E non c’è il minimo dubbio su quale delle due è più gratificante.
Chissà se il “Crus” appartiene alla categoria di chi non ha chiuso occhio o se si è lasciato abbandonare a dolci sogni. In ogni caso, ne siamo sicuri, avrà ripassato mille e più volte il copione di oggi. Lugano-Servette l’avra giocata infinite volte nella sua testa, provando a prevedere e preparare anche qualche possibile sorpresa del collega Weiler. Il finale, in ogni tentativo, sarà chiaramente sempre stato lo stesso.
Mattia Croci-Torti è l’allenatore che più di tutti sa nutrire la sua squadra di emozioni e motivazioni. Lo fa a sua immagine e somiglianza, perché capace di prendersi l’abbraccio collettivo della sua gente e trasformarlo in carica emotiva per lui e i suoi ragazzi. C’è chi ha organizzato bus per Berna solo per lui, chi ha imparato ad amare il Lugano perché trascinato dal vortice di emozioni che ha saputo regalare. Chi gli dedica foto e video sui social. Chi lo inneggia sul treno e per le vie della città. Lui fischietta con il cappellino in testa cercando di scrutare gli occhi dei suoi. Maschera le emozioni con la speranza di liberarsene al 90esimo (o forse qualcosa in più). Mattia Croci-Torti è già pronto: fa a pugni con un tempo che sembra non passare mai. Quanto può essere infinito il calvario del pre-partita per chi si nutre di emozioni.
Fischietta come al solito. Trasmette calma e sicurezza ai suoi tifosi che sognano di riempire ancora Piazza Riforma. Nella playlist di Calcio Ticinese la canzone che apre la giornata di domenica 2 giugno riporta alla mente l’ultimo Sanremo, quando il maestro Vecchioni ha riproposto una versione rivisitata di “Sogna ragazzo sogna” con Alfa. “Chiudi gli occhi, ragazzo, e credi solo a quel che vedi dentro. Stringi i pugni, ragazzo, non lasciargliela vinta neanche un momento”.
Forza Lugano! Forza Crus!