Il Novazzano è pronto a ripartire, e uno dei protagonisti del girone d’andata è stato Giuliano Markaj. Attaccante d’esperienza classe 1992, Giuliano è uno dei punti di riferimento della squadra che ha chiuso il girone d’andata al settimo posto con 18 punti. “Siamo arrivati a metà stagione con la sensazione di poter fare qualcosa in più,” racconta Giuliano, senza nascondere un filo di rammarico. “Abbiamo avuto troppi alti e bassi, e forse io per primo potevo dare un contributo maggiore in certe situazioni.”
Cinque i gol segnati finora, lo stesso bottino del compagno Pasinato. Ma Markaj non si accontenta: “L’obiettivo personale? Raggiungere almeno la doppia cifra. Vogliamo migliorarci e puntare alle prime cinque posizioni.” Con diverse stagioni nel calcio svizzero alle spalle – tra Malcantone, Morbio, Vedeggio e ora Novazzano – Giuliano conosce molto bene il nostro calcio. “In Svizzera apprezzo soprattutto l’organizzazione, di un altro livello rispetto ad altre realtà in cui ho giocato. È un calcio combattuto, ma anche molto “aperto” e divertente.” Gli abbiamo chiesto di ricordare i volti e i momenti più importanti della sua carriera: “Volete proprio mettermi in difficoltà – esordisce sorridendo – Il giocatore più forte con cui ho giocato? Direi Giuseppe De Luca, “la Zanzara”. Ha qualità incredibili. Come avversario più ostico, invece, Luca Tino. È stato anche mio compagno, e so bene quanto possa essere difficile affrontarlo.”
Il calcio è anche una collezione di ricordi, e per Giuliano ce n’è uno che occupa un posto speciale: “La stagione con la Belfortese – società italiana – è stata incredibile. Un anno di emozioni fortissime, culminato con una promozione, ma segnato anche da una ferita importante: la rottura del ginocchio.” E il futuro? Giuliano ha le idee chiare: “Sono tornato in Svizzera dopo un anno di stop perché sentivo di aver lasciato a metà questa esperienza. Mi trovo bene qui a livello calcistico. Il mio obiettivo è quello di continuare a giocare nel calcio ticinese.”
Non manca una riflessione su come migliorare il calcio regionale: “Tasto dolente perché ritengo che la competitività del campionato possa essere aumentata. L’introduzione di play-off e play-out potrebbe rendere ogni partita decisiva fino all’ultima giornata.”