La masterclass del ‘Crus’ in salsa sangallese

Calcio, Editoriali, Super league

Autore Riccardo Vassalli

30 Gennaio 2024

Guai, ma proprio guai, a dare per morto il Lugano. Soprattutto se sulla panchina siede un allenatore che ha fatto della tenacia uno dei propri capi saldi. Guai a dare per morti Mattia Croci-Torti e la sua creatura.

Domenica a San Gallo è infatti andata in scena un’altra masterclass targata ‘Crus’ e i suoi ragazzi. Falcidiati dalle assenze, i bianconeri hanno dimostrato al calcio svizzero cosa significa “fare squadra” e cosa s’intende quando si parla di “gruppo”. Più forte delle assenze, più forte nelle difficoltà. Il Lugano rialza subito la testa dopo la debacle casalinga contro lo Stade Lausanne e rifila quattro reti al San Gallo secondo in classifica.

Non poteva che essere Croci-Torti il primo allenatore della stagione a espugnare il Kybunpark, fortino inviolabile dei biancoverdi con nove vittorie consecutive. L’imbattibilità casalinga del San Gallo durava da tredici partite. E, a riprova che le statistiche chiedono la loro parte, l’ormai ex miglior difesa di Super League ha subito solo una volta quattro reti in una sfida.

Ad agevolare il cammino di capitan Sabbatini e compagni ci ha pensato anche l’espulsione nelle prima battute di gara a danno del San Gallo. E allora, il Lugano si è preso campo e scettro. Anche grazie alla verve offensiva garantita dall’inedita coppia Celar-Vladi, schierati insieme dall’inizio come dimostrazione di intenti: il Lugano a San Gallo ci è andato per vincere. E vittoria è stata. Quattro pali hanno impedito ai ticinesi di tornare a Cornaredo con uno scarto maggiore. Al doppio timbro di Celar si sono aggiunte le reti di Bislimi e Sabbatini. Dati che confortano Mattia Croci-Torti, l’allenatore che ha mandato in gol il maggior numero di giocatori (16).

Croci-Torti per Zeidler si conferma avversario ostico. Non solo per aver rifilato al tecnico sangallese la prima sconfitta della stagione in casa, ma anche per aver osato dove altri non hanno osato. Pazienza e sangue freddo dei bianconeri hanno premiato a dovere. Il 1-4 rilancia un Lugano che aveva estremamente bisogno di fiducia, punti ed entusiasmo, anche in vista della doppia sfida settimanale a Cornaredo contro Grasshoppers (mercoledì) e a Basilea sabato sera.

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