Kolossal Castello: epopea di una marcia trionfale e l’arte di saper aspettare

Calcio, Editoriali, Seconda lega

Autore Riccardo Vassalli

24 Maggio 2025

Fine dei giochi. Il Castello di Gioele Croci-Torti è matematicamente campione di Seconda Lega con una giornata d’anticipo. Non che fosse in dubbio lo strapotere delle “caprette” in questa stagione, ma dopo aver rimandato la festa settimana scorsa, capitan Lagrotteria e compagni avevano fretta di chiudere ogni discorso. Oltretutto, il titolo di campione è arrivato nel derby contro il Morbio, già di per sé una sfida particolare. Il Castello vola in Seconda Lega Interregionale a distanza di otto anni dall’ultima volta. Ed è tutto tremendamente meritato. Perché l’ultimo morso al campionato ripaga un’attesa infinita e può aiutare a togliere l’amarezza di quel mezzo campionato perso per il FairPlay. 

I momò hanno assunto il comando alla quinta giornata e da lì non hanno mai mollato l’osso. Una marcia implacabile, fatta di numeri che raccontano e spiegano una stagione a trazione offensiva: nel segno di Mato Cutunic e Samuele Lago Mille. Il primo si è carico sulle spalle la squadra all’andata, mostrando e tracciando la strada da seguire. Il secondo non ha avuto rivali nella seconda parte di stagione: ha preso i suoi per mano e li ha condotti al successo gol dopo gol.  Sarebbe però riduttivo cercare solo nei maggiori uomini gol la vera forza del Castello, che l’ha trovata nell’esperienza di Martinazzo e nella bravura di Zecca quando è stato chiamato a sostituirlo. La trova nella solidità di Brusoni, Bellich, Dabormida, Bernasconi, Piccioli, Traoré e Maestri solo per fare dei nomi. 

La trova nel direttore d’orchestra Croci-Torti, bravo a gestire abilmente un gruppo di diversa personalità, ma capace di remare con forza nella stessa direzione. Quella tracciata dalla società, nella persona del presidente Brumana: il primo a crederci fin dall’estate. Poi c’è il merito di chi ama lavorare in silenzio e lontano dai riflettori: il tandem Kleimann-Mantovani, con il primo che di Castello conosce ogni segreto e dalla scrivania si è spostato in panchina per fare da spalla (e che spalla) a Croci-Torti. Il “Manto” – ma non è una novità – mette la firma su un’altra promozione che solo al traguardo può apparire semplice. Ma semplice non lo è stata. Perche ai nastri di partenza c’erano diverse squadre attrezzate. Il Castello è però diventato il più forte a colpi di prove convincenti, di partite prima vinte nella testa e poi sul campo. 

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