Gargarismi – Un rinvio non per forza negativo…

Calcio, Editoriali, Super league

Autore redazione

3 Novembre 2025

A cura di Omar Gargantini

Non sapremo mai come sarebbe andata a finire. Perché 42 minuti (più recuperi) sono tanti. Specie su un campo pesantissimo e per una squadra con poche alternative di qualità, oltre che con due giorni in meno (!) di recupero rispetto al San Gallo. Però rimane un comprensibile senso di frustrazione: il Lugano era pienamente in controllo, solido e concentrato. Di una partita bloccata e bella “solo” sul piano tattico, ma che stava confermando il buon momento di queste settimane, in cui si è riusciti – con l’eccezione di Ginevra – a trovare continuità di rendimento e risultati. Con un valore aggiunto: quello cioè costituito dalla capacità di adattarsi a situazioni ed evoluzioni diverse tra loro. Ed essere camaleontici è in assoluto la ricchezza principale di una squadra che vuole pensare in grande.

Detto questo, sarebbe evidentemente stato bello e gratificante risalire un altro passo la classifica, al di là del distacco dalla vetta sempre importante e fermo restando che di titolo è meglio non parlare. Perché per un obiettivo del genere a questa squadra servono rinforzi. Rinforzi veri ed immediati. Il mercato di gennaio ci dirà se il Lugano come club vuole arrivare al nuovo stadio punto e a capo o se vuole farlo da protagonista. Perché pur avendo una sola competizione da gestire, questa rosa rimane fragile e vulnerabile. Domenica dando un occhio alle panchine di Lugano e San Gallo lo avrebbe capito chiunque. Per cui, forse è stato meglio il rinvio, pur con l’assurdità di dover ricominciare dal 1’ e da 0-0). In attesa di svuotare almeno un po’ l’infermeria. Ed anche se non lo sapremo mai…

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