Chiasso YLB, bomber Molteni: “vogliamo vincere il campionato. Baserga? capitano e leader…”

Calcio, Giovanili

Autore Simone Belluzzi

9 Gennaio 2025

Oltre al secondo posto in Terza Lega, i primi sei mesi della stagione 2024/25 del Chiasso sono stati positivi anche per il suo settore giovanile.
Terzo posto per gli Youth League A (in compagnia del Mendrisio) e gli Youth League B, mentre gli Youth League C hanno raccolto meno soddisfazioni, chiudendo al quinto posto.
Particolarmente promettente è stata la categoria degli Youth League B, arrivati terzi nel proprio girone autunnale dietro solo a Rapid Lugano e Bellinzona.
Tra i protagonisti spicca Antonio Molteni, attaccante classe 2009 passato al Chiasso la scorsa estate dopo l’esperienza al Mendrisio, che nelle prime 10 gare della stagione ha trovato la via del gol in 11 occasioni.

Abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchiere con lui per parlare della stagione del Chiasso, dei suoi idoli e dei suoi sogni nel cassetto.

Ciao Antonio, gli Youth League B del Chiasso hanno chiuso la prima parte di stagione al terzo posto con 17 punti. Cosa vi manca per arrivare a competere con il Rapid Lugano?

Secondo me, ciò che ci è mancato per stare ancora più in alto è stato l’atteggiamento mentale in alcune partite. A volte siamo scesi in campo senza la giusta concentrazione o motivazione, e questo ha fatto la differenza. Se riusciremo a migliorare questo aspetto, credo che siamo già pronti per lottare alla pari con le squadre migliori.

Qual è l’obiettivo per la seconda parte di stagione?

L’obiettivo principale è sicuramente vincere il campionato. Personalmente, voglio continuare a migliorare le mie statistiche, segnando ancora più gol. Voglio diventare un attaccante ancora più completo e decisivo.

11 gol in 10 partite, una media impressionante di oltre un gol a partita. Sei soddisfatto del tuo rendimento? Hai un obiettivo in termini di gol per il girone di primavera?

Sì, sono soddisfatto delle mie statistiche, soprattutto se penso che solo due anni fa avevo segnato appena un gol in 20 partite. Questo mi fa capire quanto sia migliorato e mi spinge a fare ancora meglio. Per il girone primavera, il mio obiettivo è segnare ancora più gol rispetto alla prima parte della stagione.

Nella tua squadra, quali giocatori consideri i più importanti? C’è qualcuno che ammiri particolarmente per talento, leadership o impegno?

Abbiamo tanti giocatori forti e importanti. Per me, che sono un attaccante, sono fondamentali gli esterni e i centrocampisti, soprattutto quelli che sanno servire palloni precisi. Un giocatore che ammiro molto è Andrea Baserga: è un ottimo capitano, sia per talento che per leadership. Ma devo dire che ci sono anche altri compagni che si distinguono per impegno e qualità.

Il calcio richiede impegno e sacrificio. Come riesci a conciliare la tua vita da sportivo con gli studi? Hai trovato un buon equilibrio? Che scuola frequenti?

Non è facile conciliare tutto. Tra allenamenti e studio, il tempo è poco, ma con la giusta organizzazione si può fare. Frequento la SAMT di informatica, una scuola che include molte attività pratiche, quindi riesco a gestire meglio lo studio. Anche se richiede impegno, riesco a bilanciare le due cose.

Hai qualche hobby o interesse oltre al calcio?

Oltre al calcio, non ho grandi passioni, perché mi dedico completamente a questo sport. Con il poco tempo libero che ho, mi piace uscire con gli amici, e direi che questo è il mio principale hobby fuori dal campo.

Guardando al futuro, dove ti vedi tra cinque anni? Hai qualche sogno nel cassetto?

Non so esattamente dove sarò tra cinque anni, ma il mio sogno è giocare a calcio a un livello più alto, magari in una Primavera di Serie B o, ancora meglio, in Serie A. Sarebbe un grande traguardo per me. Se penso al passato, non ero un grande calciatore e spesso restavo in panchina, ma con il tempo sono migliorato molto. Spero di continuare su questa strada.

Come giovane attaccante, c’è un calciatore a cui ti ispiri? Chi è il tuo idolo?

Il mio idolo è sempre stato Neymar, ma il suo stile di gioco non rispecchia molto il mio. Pensandoci bene, mi ispiro di più a Mauro Icardi. Quando giocava nell’Inter, era incredibile: in area di rigore non sbagliava mai. Anche Marcus Thuram è un giocatore che ammiro molto.

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