Dopo la doppia promozione degli ultimi due anni, il Chiasso sarà protagonista in Seconda Lega nella stagione 2025/26. Tra gli attori principali della cavalcata verso la promozione agguantata solo tramite play-off, c’è anche il giovane Alessandro Locorotondo. Il “pendolino” di mister Meroni ha dimostrato una continuità di prestazioni mai scontata, un passo ampiamente sopra la media e anche un piede educato una volta arrivato sul fondo. Con lui, considerato il periodo, abbiamo costruito un ponte tra la passata e la nuova stagione, quando solcherà nuovamente la fascia con i colori rossoblu indosso nel massimo campionato ticinese.
Avete centrato l’obiettivo promozione tramite i play-off: quali sono state le difficoltà della Terza Lega?
“E’ stato un anno complicato: tutti ci davano per favoriti e si aspettavano che noi arrivassimo davanti a tutti in scioltezza. In realtà, non funziona così in nessuna categoria. Soprattutto nel girone d’andata abbiamo perso dei punti in campi difficili: nel periodo primaverile, poi, ci siamo imposti praticamente ovunque. Unica macchia il pareggio in casa con il Rapid Lugano. Eravamo un gruppo nuovo: è stato necessario del tempo per amalgamare giovani e esperti. A ogni modo, bisogna fare i complimenti al Rapid che ha condotto un campionato di altissimo livello ottenendo la promozione diretta”.
Hai avuto modo di seguire la Seconda Lega? Chi, a bocce ferme, vedi un passo davanti alle altre?
“Sì, durante l’anno ho seguito la categoria e ho assistito a diverse partite anche dal vivo. Non vorrei fare pronostici, manca ancora troppo tempo: dovessi fare dei nomi mi rifarei semplicemente alla stagione passata. Per questo dico che Sementina, Balerna e Morbio potranno stare in alto fino alla fine. Abbiamo avuto modo di affrontare sia Balerna che Morbio: sono due formazioni molto organizzate e aggressive. In particolare abbiamo sofferto il Balerna, da cui siamo stati eliminati agli ottavi di finale di Coppa Ticino”.
Siete un bel mix di giovani e esperti: chi ti dà maggiori consigli? Chi, tra i più giovani, è atteso dal futuro più roseo?
“E’ propri per questo motivo che a inizio anno abbiamo fatto fatica ad ingranare. Poi, con il passare dei mesi, le difficoltà ci hanno unito e questo si è visto sul campo. Tra i più esperti devo necessariamente citare Luca Tino, Donato Disabato, Thoma Kate e il capitano Andrea Martinelli. Dovesse sceglierne uno direi Luca Tino: è un martello, in alcune occasioni è rude nei modi ma i suoi rimproveri mi spronano a fare meglio, tanto in allenamento quanto in partita. Sono contento che sarà con noi anche la prossima stagione. Tra i giovani, cito Daniele Merolli, Matteo Prioni e Dylan Ragaiolo: sono molto felice di giocare con loro perchè penso che in futuro si potranno togliere grosse soddisfazioni”.