da Simone Belluzzi | Gen 22, 2025 | Calcio, Giovanili
Come riportato da ilmiochiasso Antonio Mihaylov, soprannominato il “Pittore”, ha deciso di lasciare il ruolo di allenatore degli Youth League A del Chiasso, posizione assunta la scorsa estate. Mihaylov ha guidato la squadra durante il girone autunnale, concluso al terzo posto a pari merito con il Mendrisio, distante 13 punti dal Bellinzona capolista.
Le ragioni del suo addio sembrano legate alla difficoltà di conciliare i due impegni. In estate, infatti, Mihaylov aveva aderito al progetto della Kings League in Italia, dove gioca per i Punchers, una delle squadre più attese della competizione.
da Simone Belluzzi | Gen 13, 2025 | Calcio, Giovanili
La grande protagonista del campionato degli Youth League A è stata il Bellinzona di Carlo Lucchini, capace di dominare il girone autunnale con 9 vittorie in 10 gare. L’unica sconfitta è arrivata alla seconda giornata contro il Rapid, poi seconda classificata, a sei punti dai granata. Dietro al capocannoniere del torneo, Nicolò Domeniconi del Rapid, troviamo Massimo Giglio, attaccante esterno del Bellinzona, che ha concluso l’andata con 5 gol e sta vivendo un’ottima stagione.
Abbiamo chiacchierato con lui per scoprire di più sulla sua avventura con il Bellinzona, i suoi obiettivi futuri e i suoi sogni.
Massimo, la prima parte di stagione degli Allievi Youth A del Bellinzona è stata quasi perfetta, con 9 vittorie e una sola sconfitta. Quali sono le vostre ambizioni per il girone di ritorno? Puntate a qualificarvi per le finali nazionali?
Sì, siamo molto fieri di come abbiamo affrontato la prima parte di stagione, vincendo anche le partite più difficili senza mai mollare. Le nostre ambizioni per il girone di ritorno sono alte: vogliamo mantenere il ritmo, chiudere la stagione al primo posto e puntare con decisione alle finali nazionali.
Cinque gol in dieci partite: sei soddisfatto delle tue prestazioni? Quali sono i tuoi obiettivi personali per la seconda parte della stagione?
Sono soddisfatto, ma so di poter dare di più. Nel girone di ritorno il mio obiettivo è arrivare in doppia cifra e continuare a essere utile alla squadra, facendo il massimo per aiutare i miei compagni.
Come attaccante, quali pensi siano le tue qualità migliori? E su quali aspetti senti di dover lavorare per migliorarti?
Penso che le mie qualità migliori siano la velocità, la tecnica e il tiro da fuori area. Però credo che ci sia sempre margine per migliorare in tutto, compreso l’aspetto mentale, come il supporto e l’incoraggiamento ai compagni.
Nella tua squadra, quali giocatori consideri i più importanti? C’è qualcuno che ammiri particolarmente per talento, leadership o impegno?
Yannick Giacchino è fondamentale per la rosa: come capitano dà sempre tutto, sia dentro che fuori dal campo. Anche Giotto Ghirlanda è un punto di riferimento, con tanti anni di esperienza al Bellinzona.
Poi ci sono io: sono l’unico 2005 e mi sento pronto a dare il mio contributo, grazie anche alle esperienze avute in prima squadra.
Chi sono stati i tuoi punti di riferimento e le persone più importanti per la tua crescita, sia personale che sportiva?
Sicuramente al Bellinzona sono stati fondamentali sia i miei compagni di squadra che l’allenatore Kiko Lucchini. Kiko è il nostro punto di riferimento e il suo supporto è determinante. Abbiamo avuto diverse soddisfazioni, anche se la delusione della finale di Coppa Ticino dell’anno scorso ci è rimasta. Speriamo di riscattarci quest’anno e riuscire finalmente a conquistarla.
Come riesci a conciliare la tua vita sportiva con gli studi? Hai trovato un buon equilibrio o ci sono momenti in cui è particolarmente difficile?
Equilibrare studio, palestra e calcio non è semplice, ma con una buona organizzazione tutto diventa più gestibile. Certo, ci sono momenti difficili, ma cerco sempre di non saltare allenamenti e dare il massimo.
Hai qualche hobby oltre al calcio?
Vado in palestra nel tempo libero. È una parte importante del mio allenamento, perché mi aiuta a migliorare sia fisicamente che mentalmente.
Guardando al futuro, dove ti vedi tra cinque anni? Ti immagini in prima squadra al Bellinzona o sogni ancora più in grande?
Credo che sia importante sognare. Io non smetto mai di farlo. Tra cinque anni spero di guardare indietro con orgoglio, sapendo di aver raggiunto i miei obiettivi. Giocare nella prima squadra del Bellinzona sarebbe una bella sfida personale.
Cosa significa per te rappresentare questa società? Quali valori ti trasmette il club?
Far parte del Bellinzona è un orgoglio e un privilegio. Per me significa dare sempre il massimo, rappresentando i valori della società: impegno, dedizione e voglia di migliorare.
Il vostro girone è molto competitivo. Quali sono state le squadre o gli avversari più difficili da affrontare nella prima parte di stagione? E c’è qualcuno che pensi possa mettervi in difficoltà nel girone di ritorno?
Il girone di Youth League A è sempre competitivo. Le squadre più difficili da affrontare sono state il Rapide il Chiasso. Nel girone di ritorno bisognerà prestare attenzione a ogni partita, senza sottovalutare nessun avversario.
Come giovane attaccante, c’è un calciatore a cui ti ispiri? Chi è il tuo idolo?
Mi ispiro a Paulo Dybala e Marcus Rashford: il loro talento e il modo in cui giocano mi entusiasmano. Il mio idolo assoluto, però, è Dybala. Le stagioni che ha vissuto alla Juventus lo hanno reso uno dei migliori al mondo, secondo me.
da Simone Belluzzi | Gen 9, 2025 | Calcio, Giovanili
Oltre al secondo posto in Terza Lega, i primi sei mesi della stagione 2024/25 del Chiasso sono stati positivi anche per il suo settore giovanile.
Terzo posto per gli Youth League A (in compagnia del Mendrisio) e gli Youth League B, mentre gli Youth League C hanno raccolto meno soddisfazioni, chiudendo al quinto posto.
Particolarmente promettente è stata la categoria degli Youth League B, arrivati terzi nel proprio girone autunnale dietro solo a Rapid Lugano e Bellinzona.
Tra i protagonisti spicca Antonio Molteni, attaccante classe 2009 passato al Chiasso la scorsa estate dopo l’esperienza al Mendrisio, che nelle prime 10 gare della stagione ha trovato la via del gol in 11 occasioni.
Abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchiere con lui per parlare della stagione del Chiasso, dei suoi idoli e dei suoi sogni nel cassetto.
Ciao Antonio, gli Youth League B del Chiasso hanno chiuso la prima parte di stagione al terzo posto con 17 punti. Cosa vi manca per arrivare a competere con il Rapid Lugano?
Secondo me, ciò che ci è mancato per stare ancora più in alto è stato l’atteggiamento mentale in alcune partite. A volte siamo scesi in campo senza la giusta concentrazione o motivazione, e questo ha fatto la differenza. Se riusciremo a migliorare questo aspetto, credo che siamo già pronti per lottare alla pari con le squadre migliori.
Qual è l’obiettivo per la seconda parte di stagione?
L’obiettivo principale è sicuramente vincere il campionato. Personalmente, voglio continuare a migliorare le mie statistiche, segnando ancora più gol. Voglio diventare un attaccante ancora più completo e decisivo.
11 gol in 10 partite, una media impressionante di oltre un gol a partita. Sei soddisfatto del tuo rendimento? Hai un obiettivo in termini di gol per il girone di primavera?
Sì, sono soddisfatto delle mie statistiche, soprattutto se penso che solo due anni fa avevo segnato appena un gol in 20 partite. Questo mi fa capire quanto sia migliorato e mi spinge a fare ancora meglio. Per il girone primavera, il mio obiettivo è segnare ancora più gol rispetto alla prima parte della stagione.
Nella tua squadra, quali giocatori consideri i più importanti? C’è qualcuno che ammiri particolarmente per talento, leadership o impegno?
Abbiamo tanti giocatori forti e importanti. Per me, che sono un attaccante, sono fondamentali gli esterni e i centrocampisti, soprattutto quelli che sanno servire palloni precisi. Un giocatore che ammiro molto è Andrea Baserga: è un ottimo capitano, sia per talento che per leadership. Ma devo dire che ci sono anche altri compagni che si distinguono per impegno e qualità.
Il calcio richiede impegno e sacrificio. Come riesci a conciliare la tua vita da sportivo con gli studi? Hai trovato un buon equilibrio? Che scuola frequenti?
Non è facile conciliare tutto. Tra allenamenti e studio, il tempo è poco, ma con la giusta organizzazione si può fare. Frequento la SAMT di informatica, una scuola che include molte attività pratiche, quindi riesco a gestire meglio lo studio. Anche se richiede impegno, riesco a bilanciare le due cose.
Hai qualche hobby o interesse oltre al calcio?
Oltre al calcio, non ho grandi passioni, perché mi dedico completamente a questo sport. Con il poco tempo libero che ho, mi piace uscire con gli amici, e direi che questo è il mio principale hobby fuori dal campo.
Guardando al futuro, dove ti vedi tra cinque anni? Hai qualche sogno nel cassetto?
Non so esattamente dove sarò tra cinque anni, ma il mio sogno è giocare a calcio a un livello più alto, magari in una Primavera di Serie B o, ancora meglio, in Serie A. Sarebbe un grande traguardo per me. Se penso al passato, non ero un grande calciatore e spesso restavo in panchina, ma con il tempo sono migliorato molto. Spero di continuare su questa strada.
Come giovane attaccante, c’è un calciatore a cui ti ispiri? Chi è il tuo idolo?
Il mio idolo è sempre stato Neymar, ma il suo stile di gioco non rispecchia molto il mio. Pensandoci bene, mi ispiro di più a Mauro Icardi. Quando giocava nell’Inter, era incredibile: in area di rigore non sbagliava mai. Anche Marcus Thuram è un giocatore che ammiro molto.
da Simone Belluzzi | Dic 20, 2024 | Calcio, Giovanili
Negli ultimi mesi stiamo cercando di dare sempre più spazio ai nostri ragazzi, ai giovani talenti che si stanno mettendo in luce nei campionati. E quando si parla di calcio giovanile, non si può ignorare il grande percorso di crescita del Rapid Lugano nelle tre categorie della Youth League. Basta dare un’occhiata alle classifiche per rendersi conto che i biancoazzurri stanno facendo grandi cose.
Partiamo dal campionato dei “più grandi”, dove il Rapid ha ceduto il passo solo al Bellinzona, che si è aggiudicato il girone autunnale con sei punti di vantaggio sui biancoazzurri. Nonostante ciò, il Rapid ha offerto prestazioni positive e ora si prepara al girone di qualificazione, dove tenterà il colpaccio. L’obiettivo? Vincere il girone, nonostante avversarie di livello come Bellinzona e Chiasso, e guadagnarsi un posto nelle finali nazionali per inseguire il sogno di diventare campioni svizzeri di categoria.
Scenario diverso, invece, per le due categorie più giovani, dove il Rapid sta dominando i campionati. In Youth League B, i luganesi hanno conquistato il primo posto in classifica, con tre punti di vantaggio sul Bellinzona e cinque sul Chiasso. La squadra, guidata da Marchi e Cabrini, ha dato prova di grande solidità, trascinata da giocatori come Da Silva Gabriel Adriano (autore di 4 gol) e Vahedy Artin (3 gol), che stanno crescendo partita dopo partita.
Passando agli Youth League C, il dominio è stato ancora più netto. I numeri sono impressionanti e parlano da soli: 10 partite, 10 vittorie, 79 gol segnati e solo 9 subiti. Una cavalcata trionfale per i ragazzi di Repossi e Parillo in questa prima fase della stagione. Tra i protagonisti spiccano tre giovani talenti: Gabriell Gül, capocannoniere del girone autunnale con 11 reti, seguito a ruota da Kauan Santana e Matias Vidovic, entrambi a quota 10.
da Simone Belluzzi | Dic 13, 2024 | Calcio, Giovanili
Il settore giovanile del Rapid Lugano si distingue da anni per il grande lavoro svolto, costantemente ai vertici della Youth League ticinese.
Quest’anno, la società luganese ha ottenuto due vittorie nel girone autunnale con le squadre Youth League B e C, mentre con gli A ha conquistato un ottimo secondo posto, piazzandosi dietro soltanto al Bellinzona.
Il capocannoniere del girone autunnale degli Youth League A è Nicolò Domeniconi, attaccante del Rapid Lugano, che ha segnato sei reti in questa prima parte di stagione. Dietro di lui, con cinque gol, segue Giglio del Bellinzona.
Il girone autunnale è stato complessivamente positivo per il Rapid Lugano, con un secondo posto a sei punti dal Bellinzona. Cosa vi aspettate dalla seconda parte di stagione? L’obiettivo resta la qualificazione alle fasi finali? Pensate di potervela giocare fino in fondo con il Bellinzona?
«Il girone di andata è stato positivo. Abbiamo dimostrato di essere una squadra solida, con una buona organizzazione di gioco e un grande spirito di gruppo. Certo, ci sono aspetti su cui possiamo migliorare, ma con il lavoro e la determinazione che stiamo mostrando in allenamento possiamo raggiungere traguardi importanti. Sono fiducioso che nel girone di ritorno saremo in grado di competere ad alti livelli per ottenere la qualificazione alla fase finale.
Affronteremo squadre di grande qualità, come il Bellinzona, un avversario organizzato e competitivo. Tuttavia, sono convinto che abbiamo le capacità per giocarcela alla pari.
Non trascurerei nemmeno squadre come Mendrisio e Chiasso, che hanno individualità importanti e una storia calcistica significativa.
Anche San Zeno e CCB, pur partendo come outsider, potrebbero metterci in difficoltà.
Ci aspetta un campionato avvincente e imprevedibile, ma vogliamo portarlo dalla nostra parte. Oltre alla qualificazione alla fase finale, puntiamo anche alla vittoria della Coppa Ticino.»
Com’è il clima all’interno del vostro spogliatoio? Chi sono i leader del gruppo, sia in campo che fuori?
«Siamo un gruppo molto unito, sia dentro che fuori dal campo. Tra i miei compagni, ci sono molti ragazzi che stimo per la loro serietà e dedizione. Per me, i leader sono coloro che sanno distinguere il momento del lavoro da quello del divertimento, motivandoci a dare sempre il massimo. Sono loro che fanno la differenza.»
Tra i tuoi compagni di squadra, chi pensi sia il giocatore più talentuoso, quello con il potenziale per una carriera importante? C’è qualcuno che ti ha colpito particolarmente?
«La nostra squadra è composta da tanti giocatori talentuosi, quindi non me la sento di fare un solo nome. In particolare, mi ha colpito l’atteggiamento dei ragazzi più grandi, la loro leadership è stata determinante per la nostra crescita collettiva.»
Parlando di te, chi è il giocatore a cui ti ispiri? Hai un idolo calcistico o qualcuno con cui ti paragoni?
«Essendo tifoso della Juventus, ho sempre ammirato Gonzalo Higuaín. La sua capacità di essere decisivo in area di rigore e il suo lavoro per la squadra, sia tecnico che fisico, lo rendono un modello per me.»
Sei ancora giovane e con tutta la carriera davanti. Qual è il tuo sogno nel calcio? Ti immagini un futuro con il Rapid o hai ambizioni professionistiche?
«Vivo il presente, cercando di crescere e dare il massimo. Mi piacerebbe raggiungere almeno la Seconda Lega, ma tutto dipenderà dal mio impegno e dalla fortuna. Questo è il mio traguardo minimo.»
Come renderesti il calcio giovanile ticinese più accattivante? Cambieresti qualcosa a livello di regole o organizzazione?
«Credo che il calcio giovanile ticinese abbia un grande potenziale, ma che manchi ancora un po’ di competenza nei ruoli chiave, come quello degli allenatori.
Personalmente, sono fortunato perché i miei allenatori sono molto preparati e mi stanno aiutando a migliorare calcisticamente. Tuttavia, osservando il panorama generale, penso che sarebbe utile investire di più nella formazione degli allenatori per rendere il Ticino più competitivo a livello calcistico.
Per quanto riguarda le regole, rivedrei quella del cartellino giallo con l’uscita di 10 minuti, distinguendo tra falli tattici (ammonizione semplice) e comportamenti antisportivi (ammonizione con uscita per 10 minuti).
Questo sarebbe importante per essere preparati al calcio degli attivi, dove i falli tattici fanno parte del gioco.»
Quali sono i tuoi obiettivi personali per questa stagione?
«Fino ad ora sono abbastanza soddisfatto della mia stagione, ma so che avrei potuto fare di più. Voglio aiutare maggiormente la squadra, soprattutto nei momenti decisivi, e migliorare le mie prestazioni sia a livello personale che collettivo. Voglio contribuire alla qualificazione per la fase finale e alla vittoria della Coppa Ticino, segnando più gol possibile. Se riuscissi anche a rivincere la classifica cannonieri, sarebbe una grande soddisfazione, perché in campo, in fondo, un attaccante vive per il gol.»
Cosa ti ha insegnato il Rapid Lugano? Quali valori hai appreso in questa squadra?
«Nonostante sia da poco al Rapid, ho imparato molto dai miei allenatori, Gianluca Allevi e Matteo Passera. Mi hanno trasmesso l’importanza del duro lavoro e del mettersi a disposizione della squadra. Questo mi ha fatto crescere molto come giocatore. I valori che ho imparato qui sono fondamentali: unità, lavoro, dedizione, spirito di sacrificio ed impegno.»
da Simone Belluzzi | Dic 11, 2024 | Calcio, Giovanili
Il girone autunnale del campionato Youth League A si è concluso con la vittoria del Bellinzona, che nelle dieci gare disputate ha ottenuto 9 vittorie e una sola sconfitta casalinga contro il Rapid Lugano, arrivato secondo a sei punti di distanza.
Nel girone primaverile, che inizierà a marzo, si inizierà a fare sul serio: arrivare davanti a tutti significherebbe qualificarsi per le fasi nazionali, che decreteranno la miglior squadra svizzera di categoria.
Abbiamo avuto il piacere di chiacchierare con Luca Beffa, terzino con il vizio del gol del Bellinzona, che ci ha parlato della squadra, dei suoi compagni, dei suoi sogni e delle sue ambizioni nel mondo del calcio.
Luca, il Bellinzona ha disputato un’ottima prima parte di stagione nel campionato YLA. L’obiettivo finale è la qualificazione alle fasi finali? Quanto ci credete e cosa pensi servirà per centrare questo traguardo?
Sì, è vero, abbiamo fatto un ottimo girone d’andata. È veramente un peccato aver perso la partita contro il Rapid in casa nostra, ma siamo soddisfatti di averli battuti nel ritorno in casa loro. Credo che sia tutto nelle nostre mani, perché abbiamo le capacità per vincere ancora e confermarci come la squadra più forte del Ticino.
Chi pensi possa essere la vostra principale antagonista nella lotta per le prime posizioni, dopo un girone autunnale così promettente?
La nostra principale rivale sarà, secondo me, il Chiasso, soprattutto dopo la parte finale di questa prima stagione in cui hanno mostrato diversi miglioramenti e i risultati sono stati dalla loro parte.
Che clima si respira nello spogliatoio del Bellinzona? C’è una buona coesione tra voi ragazzi? Chi sono i leader del gruppo, sia in campo che fuori?
Nel nostro spogliatoio si respira un bel clima. Siamo davvero un buon gruppo che si aiuta nei momenti difficili, diciamo che non lasciamo mai nessuno indietro. Per quanto riguarda i leader, sono sicuramente i ragazzi un po’ più esperti che riescono a coinvolgere tutti e fanno remare nella stessa direzione. Sono davvero importanti per noi perché ci sentiamo “protetti”.
Tra i tuoi compagni di squadra, chi pensi sia il giocatore più talentuoso, quello con il potenziale per fare una carriera importante? C’è qualcuno che ti ha colpito particolarmente per i suoi miglioramenti?
Il giocatore più talentuoso della nostra squadra per me è Giotto Ghirlanda, il nostro numero 10: in ogni aspetto è veramente forte.
Credo che non ci sia un mio compagno che mi abbia colpito particolarmente, dovrei fare più nomi e non voglio escludere nessuno. Posso però dirti che in passato siamo stati una squadra che puntava tanto sulle individualità, ora invece c’è molto più gioco di squadra. Stiamo alzando il nostro livello. Ovviamente ci sono ancora enormi margini di miglioramento che speriamo di colmare attraverso il lavoro.
Parlando di te, chi è il giocatore a cui ti ispiri? Hai un idolo calcistico che cerchi di emulare, e c’è qualcuno a cui pensi di somigliare per caratteristiche e stile di gioco?
Come tipo di giocatore mi ispiro a Marcelo, ex terzino sinistro brasiliano del Real Madrid. Mi ispiro a lui perché, ovviamente, gioca nel mio ruolo e mi piace il suo stile di gioco: è un difensore ma è molto offensivo, spinge molto sulla fascia, proprio come me.
A livello di mentalità, invece, è impossibile non citare Cristiano Ronaldo. Sotto questo punto di vista, è certamente il migliore.
Da terzino, stai dimostrando grande efficacia con 3 gol e tanta corsa sulla fascia. Quali sono i tuoi obiettivi personali per questa stagione?
Sì, da terzino sto giocando il mio calcio e credo di starlo facendo bene. Potevo però fare sicuramente meglio. Il mio obiettivo per il girone di ritorno è quello di segnare ancora e magari qualche gol in più, essere ancora più decisivo e diventare più leader e più presente per la squadra, come Giotto Ghirlanda fa con tutti noi.
Guardando al futuro, qual è il tuo sogno nel calcio? Ti vedi un giorno in prima squadra con il Bellinzona o hai ambizioni che vanno oltre?
Guardando al futuro, mi piacerebbe molto giocare nella prima squadra del Bellinzona, questo come primo passo. Poi ovviamente mi piacerebbe fare una carriera calcistica di buon livello, e sicuramente ambisco ai massimi livelli.
Già arrivare nella prima squadra del Bellinzona sarebbe un gran successo, ma se dovesse accadere non sarebbe un punto di arrivo, continuerei a lavorare e dare sempre il 100%.
Un’esperienza al Bellinzona ti dà sicuramente tanto, ma cosa pensi di aver imparato di più finora? Sia a livello tecnico che umano.
Il Bellinzona come società ti fa crescere molto dal punto di vista tecnico, mentre dal lato umano i miei allenatori e compagni di squadra mi hanno aiutato mentalmente, come ad esempio nella gestione della rabbia o del nervosismo.
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