Locarno, Mauro Cavalli rassegna le dimissioni

Locarno, Mauro Cavalli rassegna le dimissioni

Nella serata di martedì, Mauro Cavalli ha rassegnato le dimissioni da presidente del Football Club Locarno. La decisione è stata ufficializzata poche ore prima dell’assemblea dell’Associazione che gestisce la squadra e comunicata successivamente ai soci. La società locarnese è già al lavoro per individuare un successore, ma durante i lavori assembleari più di una voce ha suggerito che Cavalli resti al timone fino alla scelta del nuovo gruppo dirigente che prenderà in mano l’FC Locarno.
Come riferito da Omar Ferro, anch’egli dimissionario dal comitato, sul tavolo ci sono le proposte avanzate da quattro diverse cordate interessate a rilevare la gestione.
Cavalli, intervistato dal Corriere del Ticino, ha spiegato così la sua scelta: «Non ho voluto rendere pubblica la mia decisione in anticipo per non influenzare il rendimento della prima squadra, che anche quest’anno è in corsa per la promozione in Prima Lega Classic». In parole semplici, i soci vedrebbero di buon occhio una sua permanenza almeno fino alla fine della stagione, ma tutto dipenderà dalla volontà dell’interessato. Più volte, infatti, Cavalli ha sottolineato i sacrifici, sia economici che emotivi, richiesti dal ruolo di presidente delle Bianche Casacche. «Per me, lasciare significa risparmiare tempo e denaro. Ora desidero riorganizzare il mio tempo libero», ha concluso, lasciando intendere che la sua decisione è dettata da esigenze personali che non possono più essere rimandate.

Coppa Ticino: Colpo Breganzona, Murer e Brun eliminano il Sementina

Coppa Ticino: Colpo Breganzona, Murer e Brun eliminano il Sementina

Colpo grosso del Breganzona di Pedrini ai 16esimi di Coppa Ticino nella serata che chiude il 2024 calcistico nel calcio regionale. I gialloblù strappano il pass per gli Ottavi battendo per 4-3 il Sementina di Righi. In formissima Patrick Murer con una tripletta che si aggiunge al timbro di Brun. Di Zoumbare (doppietta) e Marchini le reti per il Sementina.

Coppa Ticino: questa sera si chiude il 2024 del calcio regionale

Coppa Ticino: questa sera si chiude il 2024 del calcio regionale

Questa sera andrà in scena un match tutto da seguire valido per i sedicesimi di Coppa Ticino, con il Breganzona di Pedrini che ospiterà il Sementina guidato da Alessio Righi. In palio, l’accesso agli ottavi e la possibilità di continuare a cullare il sogno in una delle competizioni più seguite del calcio regionale.
I gialloblù stanno vivendo una stagione positiva in Terza Lega Gruppo 1, dove occupano il sesto posto dopo il girone d’andata. La distanza di otto punti dal Rapid, capolista, non li scoraggia, e la solidità mostrata fin qui fa ben sperare. In Coppa Ticino hanno impressionato nei 32esimi, superando nettamente il Porza con un secco 4-0, grazie anche alla doppietta di Murer. Dall’altra parte, il Sementina sta brillando in Seconda Lega, dove è secondo a soli quattro punti dal Castello, e punta chiaramente ai vertici anche in Coppa. L’entusiasmo non manca, soprattutto dopo il convincente 5-0 inflitto al Boglia Cadro nel turno precedente.

Andata finita con una mail, tutte «in letargo»

Andata finita con una mail, tutte «in letargo»

La prima parte della stagione 24-25 si è conclusa con una mail a tutte le società. Turno rimandato alla primavera del nuovo anno e tutti in pausa. Chi con il sorriso e chi, invece, con la delusione per un’andata priva di soddisfazioni. In «letargo» bello e sorridente ci va il Castello di Gioele Croci-Torti, campione d’inverno e con la promozione nel mirino. La capolista si è rivelata tremendamente efficace con nove vittorie, tre pareggi e un solo stop nella prima parte di stagione.

Cresciuto di partita in partita, il Sementina di Alessio Righi ha chiuso in seconda posizione, riuscendo ad effettuare il sorpasso sul Cadenazzo e confermandosi seria candidata per contendersi la vetta. Ha rallentato sul più bello il Cadenazzo di Censi, piacevole «sorpresa» per un posto sul podio. A fermare il Balerna di Pichierri è stata solo la pausa invernale: i nerazzurri si trovavano in striscia positiva da sette partite.

In poche, però, possono dirsi realmente al sicuro al giro di boa. Per non retrocedere è battaglia vera con sette squadre racchiuse in quattro punti: dal Monteceneri ottavo con 14 punti passando per Vedeggio, Ascona, Tenero, Vallemaggia, Arbedo fino alla Moderna fanalino di coda.

La prima parte di stagione si è svolta all’insegna dell’equilibrio, come confermano anche i pochi cambi di panchina rispetto alla media degli anni passati. Solo due formazioni hanno cambiato in corsa la guida tecnica. L’Arbedo ha registrato le dimissioni di Mirsad Shala dopo otto giornate, chiamando al suo posto l’ex Cadenazzo Gaetano Milano, che ha guidato il club nelle ultime cinque gare prima della sosta. Passo indietro anche di Maurizio Berriche in casa Tenero dopo cinque turni. La «scossa» Stefano Bulfaro ha portato beneficio in termini di punti per i biancorossi nelle otto partite sulla panchina sopracenerina.

Quanto ai bomber del torneo, la corona di miglior marcatore è virtualmente sulla testa di Mato Cutunic. L’attaccante del Castello è stato il vero valore aggiunto delle «caprette» con la bellezza di 14 reti in 13 partite. Costanza di rendimento che non concede però distrazioni. Alle spalle di Cutunic c’è la «minaccia» Renato Sergi, miglior realizzatore del Melide con 12 timbri all’andata. 

*Articolo in collaborazione con il Corriere del Ticino (edizione del 26 novembre)

Chiasso e il rapporto speciale con la famiglia Manicone

Chiasso e il rapporto speciale con la famiglia Manicone

L’inverno in casa Chiasso è già iniziato. Con una settimana di anticipo, come in tutte le realtà del calcio regionale a seguito della decisione della FTC di posticipare «d’ufficio» il primo round del ritorno. Una decisione arrivata nel tardo di pomeriggio di venerdì che ha colto di sorpresa le squadre pronte a scendere in campo lo stesso giorno. «Siamo rimasti sorpresi. È sicuramente un peccato – commenta l’attaccante rossoblù Tommaso Manicone – perché il Riva IV era in perfette condizioni e la comunicazione è arrivata solo poche ore prima del fischio d’inizio». La pausa «forzata» ha messo quindi fine al 2024 calcistico del Chiasso. «Diciamo che per noi è stata un’andata sufficiente. Non possiamo nascondere che all’inizio abbiamo incontrato delle difficoltà, ma con il passare delle partite abbiamo trovato una quadra e abbiamo fornito buone prestazioni».  

Il legame tra i rossoblù e Tommaso è iniziato l’estate della rifondazione. Suoi i primi gol della «rinascita» con la doppietta all’Arzo. «Due gol che porterò sempre con me perché hanno un significato particolare. Chiasso regala attimi indimenticabili, come l’affetto dei tifosi ad ogni partita. In queste categorie non è scontato».

Affetto e vicinanza che possono portare anche ad avvertire un po’ di «pressione» ? «Più che pressione direi onore. Il Chiasso si trova in una categoria che non gli appartiene, ma questo ha permesso a giocatori dilettanti, come il sottoscritto, di indossare una maglia che, altrimenti, non avrebbero potuto vestire. Chi sposa questo progetto deve sapere che il compito è solo uno: riportare il Chiasso dove merita. E per farlo c’è solo un modo: vincere, ma deve rappresentare uno stimolo».  

La classifica di Terza Lega 1 al giro di boa vede i momò al secondo posto a -3 dal Rapid Lugano. «Non ci dobbiamo nascondere. Salire è il nostro obiettivo e la squadra è attrezzata per poterlo fare». 

La stessa maglia rossoblù, in Prima Promotion, l’ha indossata anche il fratello di Tommaso (Carlo, ora al Piacenza). «Ci ho pensato sì, all’inizio il pensiero mi faceva venire i brividi. Per la nostra famiglia, Chiasso rappresenta un club importante». E citare la famiglia Manicone senza un riferimento a papà Antonio (ex vice di Petković e ora assistente nella Nazionale dell’Iran) sarebbe impossibile. «Seguo tutte le partite delle qualificazioni al Mondiale. È un calcio diverso, meno organizzato tatticamente, ma con tanta fisicità. Al momento, l’Iran è primo e spero che possa strappare il pass per USA 26, così che anche io, insieme alla mia compagna, possa andare a visitare gli Stati Uniti».

*Articolo in collaborazione con il Corriere del Ticino (edizione del 26 novembre)

Mendrisio e Malcantone chiudono (con)vincendo

Mendrisio e Malcantone chiudono (con)vincendo

Nel weekend dei rinvii causa neve, le uniche compagini ticinesi dei campionati interregionali ad essere scese in campo sono state Mendrisio e Malcantone. I momò nel match di Prima Lega, l’ultimo prima della pausa invernale, in casa contro il Kosova. I rossoneri, invece, sono tornati con il morale a mille dalla trasferta nella tana del Chur 97 nel penultimo round di qualificazione alla prossima edizione di Coppa Svizzera.

Chiusura di 2024 felice per il Mendrisio di mister Amedeo Stefani. Tre punti per salutare una prima parte di stagione a rallentatore e che ha visto i biancorossoneri immischiati nella bagarre per non salutare la categoria. Ma l’inverno dalle parti del Comunale può avviarsi con più serenità dopo la vittoria per 1-0 sul Kosova. La rete di Rossini ha permesso al Mendrisio di iniziare al meglio un ritorno che richiederà più cinismo per non doversi preoccupare a inizio estate.

Torna felice e con il pass per il terzo, ed ultimo, turno di qualificazione alla Coppa Svizzera in tasca il Malcantone di Omar Copelli. La formazione malcantonese dà spettacolo sul campo del Chur 97 strappando un 3-4 che ha messo in risalto le qualità offensive. Ticinesi avanti con Inguimbert, poi ripresi e sotto nel punteggio tra fine primo tempo e avvio di ripresa. Seferaj firma il 2-2 che rimanda ogni discorso ai supplementari, dove il Malcantone colpisce ancora con Inguimbert e Dragone. Prima del triplice fischio e dei festeggiamenti c’è ancora spazio per il (vano) tentativo di rimonta dei locali. L’ultimo ostacolo verso la Coppa Svizzera del Malcantone nel prossimo giugno.  

*Articolo in collaborazione con il Corriere del Ticino (edizione del 26 novembre)