La grande protagonista del campionato degli Youth League A è stata il Bellinzona di Carlo Lucchini, capace di dominare il girone autunnale con 9 vittorie in 10 gare. L’unica sconfitta è arrivata alla seconda giornata contro il Rapid, poi seconda classificata, a sei punti dai granata. Dietro al capocannoniere del torneo, Nicolò Domeniconi del Rapid, troviamo Massimo Giglio, attaccante esterno del Bellinzona, che ha concluso l’andata con 5 gol e sta vivendo un’ottima stagione.
Abbiamo chiacchierato con lui per scoprire di più sulla sua avventura con il Bellinzona, i suoi obiettivi futuri e i suoi sogni.
Massimo, la prima parte di stagione degli Allievi Youth A del Bellinzona è stata quasi perfetta, con 9 vittorie e una sola sconfitta. Quali sono le vostre ambizioni per il girone di ritorno? Puntate a qualificarvi per le finali nazionali?
Sì, siamo molto fieri di come abbiamo affrontato la prima parte di stagione, vincendo anche le partite più difficili senza mai mollare. Le nostre ambizioni per il girone di ritorno sono alte: vogliamo mantenere il ritmo, chiudere la stagione al primo posto e puntare con decisione alle finali nazionali.
Cinque gol in dieci partite: sei soddisfatto delle tue prestazioni? Quali sono i tuoi obiettivi personali per la seconda parte della stagione?
Sono soddisfatto, ma so di poter dare di più. Nel girone di ritorno il mio obiettivo è arrivare in doppia cifra e continuare a essere utile alla squadra, facendo il massimo per aiutare i miei compagni.
Come attaccante, quali pensi siano le tue qualità migliori? E su quali aspetti senti di dover lavorare per migliorarti?
Penso che le mie qualità migliori siano la velocità, la tecnica e il tiro da fuori area. Però credo che ci sia sempre margine per migliorare in tutto, compreso l’aspetto mentale, come il supporto e l’incoraggiamento ai compagni.
Nella tua squadra, quali giocatori consideri i più importanti? C’è qualcuno che ammiri particolarmente per talento, leadership o impegno?
Yannick Giacchino è fondamentale per la rosa: come capitano dà sempre tutto, sia dentro che fuori dal campo. Anche Giotto Ghirlanda è un punto di riferimento, con tanti anni di esperienza al Bellinzona.
Poi ci sono io: sono l’unico 2005 e mi sento pronto a dare il mio contributo, grazie anche alle esperienze avute in prima squadra.
Chi sono stati i tuoi punti di riferimento e le persone più importanti per la tua crescita, sia personale che sportiva?
Sicuramente al Bellinzona sono stati fondamentali sia i miei compagni di squadra che l’allenatore Kiko Lucchini. Kiko è il nostro punto di riferimento e il suo supporto è determinante. Abbiamo avuto diverse soddisfazioni, anche se la delusione della finale di Coppa Ticino dell’anno scorso ci è rimasta. Speriamo di riscattarci quest’anno e riuscire finalmente a conquistarla.
Come riesci a conciliare la tua vita sportiva con gli studi? Hai trovato un buon equilibrio o ci sono momenti in cui è particolarmente difficile?
Equilibrare studio, palestra e calcio non è semplice, ma con una buona organizzazione tutto diventa più gestibile. Certo, ci sono momenti difficili, ma cerco sempre di non saltare allenamenti e dare il massimo.
Hai qualche hobby oltre al calcio?
Vado in palestra nel tempo libero. È una parte importante del mio allenamento, perché mi aiuta a migliorare sia fisicamente che mentalmente.
Guardando al futuro, dove ti vedi tra cinque anni? Ti immagini in prima squadra al Bellinzona o sogni ancora più in grande?
Credo che sia importante sognare. Io non smetto mai di farlo. Tra cinque anni spero di guardare indietro con orgoglio, sapendo di aver raggiunto i miei obiettivi. Giocare nella prima squadra del Bellinzona sarebbe una bella sfida personale.
Cosa significa per te rappresentare questa società? Quali valori ti trasmette il club?
Far parte del Bellinzona è un orgoglio e un privilegio. Per me significa dare sempre il massimo, rappresentando i valori della società: impegno, dedizione e voglia di migliorare.
Il vostro girone è molto competitivo. Quali sono state le squadre o gli avversari più difficili da affrontare nella prima parte di stagione? E c’è qualcuno che pensi possa mettervi in difficoltà nel girone di ritorno?
Il girone di Youth League A è sempre competitivo. Le squadre più difficili da affrontare sono state il Rapide il Chiasso. Nel girone di ritorno bisognerà prestare attenzione a ogni partita, senza sottovalutare nessun avversario.
Come giovane attaccante, c’è un calciatore a cui ti ispiri? Chi è il tuo idolo?
Mi ispiro a Paulo Dybala e Marcus Rashford: il loro talento e il modo in cui giocano mi entusiasmano. Il mio idolo assoluto, però, è Dybala. Le stagioni che ha vissuto alla Juventus lo hanno reso uno dei migliori al mondo, secondo me.