Andata finita con una mail, tutte «in letargo»

Calcio, Seconda lega

Autore Riccardo Vassalli

27 Novembre 2024

La prima parte della stagione 24-25 si è conclusa con una mail a tutte le società. Turno rimandato alla primavera del nuovo anno e tutti in pausa. Chi con il sorriso e chi, invece, con la delusione per un’andata priva di soddisfazioni. In «letargo» bello e sorridente ci va il Castello di Gioele Croci-Torti, campione d’inverno e con la promozione nel mirino. La capolista si è rivelata tremendamente efficace con nove vittorie, tre pareggi e un solo stop nella prima parte di stagione.

Cresciuto di partita in partita, il Sementina di Alessio Righi ha chiuso in seconda posizione, riuscendo ad effettuare il sorpasso sul Cadenazzo e confermandosi seria candidata per contendersi la vetta. Ha rallentato sul più bello il Cadenazzo di Censi, piacevole «sorpresa» per un posto sul podio. A fermare il Balerna di Pichierri è stata solo la pausa invernale: i nerazzurri si trovavano in striscia positiva da sette partite.

In poche, però, possono dirsi realmente al sicuro al giro di boa. Per non retrocedere è battaglia vera con sette squadre racchiuse in quattro punti: dal Monteceneri ottavo con 14 punti passando per Vedeggio, Ascona, Tenero, Vallemaggia, Arbedo fino alla Moderna fanalino di coda.

La prima parte di stagione si è svolta all’insegna dell’equilibrio, come confermano anche i pochi cambi di panchina rispetto alla media degli anni passati. Solo due formazioni hanno cambiato in corsa la guida tecnica. L’Arbedo ha registrato le dimissioni di Mirsad Shala dopo otto giornate, chiamando al suo posto l’ex Cadenazzo Gaetano Milano, che ha guidato il club nelle ultime cinque gare prima della sosta. Passo indietro anche di Maurizio Berriche in casa Tenero dopo cinque turni. La «scossa» Stefano Bulfaro ha portato beneficio in termini di punti per i biancorossi nelle otto partite sulla panchina sopracenerina.

Quanto ai bomber del torneo, la corona di miglior marcatore è virtualmente sulla testa di Mato Cutunic. L’attaccante del Castello è stato il vero valore aggiunto delle «caprette» con la bellezza di 14 reti in 13 partite. Costanza di rendimento che non concede però distrazioni. Alle spalle di Cutunic c’è la «minaccia» Renato Sergi, miglior realizzatore del Melide con 12 timbri all’andata. 

*Articolo in collaborazione con il Corriere del Ticino (edizione del 26 novembre)

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